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GRINTA

Frosinone, Insigne: “Vogliamo tenere primo posto. Grosso come un padre”

Roberto Insigne
Dopo la matematica promozione arrivata nell'ultimo turno di campionato, il Frosinone non intende abbassare la guardia: parola di Roberto Insigne.

Dopo la festa promozione in A arrivata con il risultato dell'ultimo turno di campionato, il Frosinonenon intende abbassare la guardia e, anzi, tramite la grinta e la carica di Roberto Insigne, promette battaglia per mantenere la prima posizione in classifica.

L'attaccante dei Ciociari è stato intervistato da TMWe ha voluto sottolineare come il torneo cadetto non sia ancora concluso nonostante l'artimetica promozione.

"Faccio ancora fatica a realizzare tutto quello che abbiamo fatto, è stata una cosa straordinaria. Vincere è sempre bello, ma farlo con un gruppo come il nostro, i un ambiente come questo, in una piazza così calda è ancora più bello", ha detto Roberto Insigne.

Tra gli altri passaggi interessanti dell'intervista un passaggio sulle ultime gare del torneo di B: "Vogliamo ormai portare il primo posto a casa. La Serie A è arrivata, è vero, ma concludere da primi la rende ancora più speciale: abbiamo disputato una stagione su alti livelli e su alti ritmi, facendo anche sforzi e sacrifici, la vetta della classifica è il giusto premio che dobbiamo sia a noi stessi, che a tutti coloro che ci hanno seguito. E a chi ha lavorato per questo Frosinone".

Su mister Grosso: "Il mister è una persona e un professionista esemplare, è preparato voglioso ed è davvero un grande uomo, per tutti noi è stato un padre. Ci ha fatto davvero stare bene, insegnandoci tanto. Si è poi avvalso dell'aiuto di una grande staff, altra cosa che ha fatto la differenza [...]".

Una curiosità sui suoi personalissimi festeggiamenti: "Se ho sentito mio fratello Lorenzo? Sì, abbiamo fatto una videochiamata di famiglia, cantando e festeggiando tutti insieme. Il fatto di non poterlo più vivere quotidianamente mi ha fatto molto soffrire, non è stato facile vederlo lasciare Napoli e il Napoli dopo 11 anni, per me non è la stessa cosa la squadra senza di lui, ma so che ha preso questa decisione per la sua crescita personale e il bene dei suoi figli. Ma non avrebbe mai voluto giocare contro il Napoli, e Toronto è stata la scelta migliore".

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