Spazio anche ai suoi colpi di mercato. Sui singoli giocatori Osti ha detto: "Il primo nome è Fabio Quagliarella. Preso nel gennaio del 2016 e in 5 anni ha segnato quasi 100 reti. Un acquisto incredibile, pagato poco più di due milioni. Non stava vivendo un grandissimo momento al Torino e poi si capì perché. È un campione senza tempo in campo e di grandi qualità morali nello spogliatoio. Con i suoi gol ha permesso alla Sampdoria di mantenersi a certi livelli. Poi, Manolo Gabbiadini, un attaccante dalle qualità straordinarie, che ha dimostrato un grande attaccamento alla maglia blucerchiata. Gli feci il primo contratto da professionista all’Atalanta e poi lo presi due volte alla Sampdoria. Cito Torreira, Schick, Fernandes, Muriel, Zapata, Andersen e… permettetemi anche Thorsby, il simbolo della classe operaia che va in paradiso. Il brutto anatroccolo che nessuno voleva, che doveva andare all’Entella, alla Cremonese… Ma lui non si è mai demoralizzato, correva 13 km a partita, sempre con la bava alla bocca. Arrivato a costo zero, può essere considerato l’essenza della plusvalenza".
Dopo aver spiegato che la sua Samp più bella è stato "la prima: il settimo posto di Mihajlovic con 56 punti", ecco un auspicio per il futuro: "Mi auguro che la Sampdoria possa ritornare il prima possibile in Serie A perché la rinascita di Genova passerà inevitabilmente anche dal calcio. E necessariamente attraverso la Sampdoria. E lo meritano i suoi tifosi dopo aver vissuto tante sofferenze. Meritano che la Sampdoria ritorni a livelli prestigiosi, perché hanno dimostrato anche in questa stagione di grande difficoltà una passione e un cuore infiniti".
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