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IL PUNTO DI VISTA

Catania, Carbone: “Azionariato ridicolo adesso. Tifosi generosi ma 5 milioni in 10 giorni…”

Redazione ITASportPress

L'azionariato popolare ha spiazzato i tifosi. Anche l'avvocato Fabrizio Carbone si dichiara sconcertato

Sta facendo discutere a Catania l'iniziativa della Sigi di avviare una raccolta fondi per mantenere in vita il club a pochi giorni dall'iscrizione al campionato che era stata garantita a più riprese dall'avvocato Giovanni Ferraù. I tifosi rossazzurri si sono scatenati sui social e non hanno apprezzato la tempistica, ma neanche il modo di comunicare una iniziativa storica e così importante con uno stringato comunicato sul sito e sui social. Ai microfoni di Catanista ha detto la sua il legale della Figc, specializzato in diritto e management sportivo, Fabrizio Carbone. "Penso che è un grosso guaio arrivare a 10 giorni dalla data dell'iscrizione, che era stata assicurata (da Ferrau' ndr.) con l'unica strada percorribile che è diventata quella dell'azionariato diffuso. Una iniziativa che necessita per essere attuata di meccanismi complessi e tempi tecnici certamente non brevi".

INFORMAZIONE SCARSA - "Non so come si riuscirà a immettere liquidità dei tifosi visto che ci sono dei passaggi legali, giuridici e amministrativi di questa raccolta fondi che prevede una organizzazione e una messa in moto davvero complessa -ripete Carbone- . Ma poi i tifosi devono essere informati su cosa succede dopo che si dona una certa cifra e a cosa sarà destinata, se solo all'iscrizione. Ma soprattutto bisogna raccogliere fondi nel contesto di un tessuto sociale che, se è vero che è innamoratissimo del club e della matricola, sta vivendo una crisi economica difficile dove le famiglie hanno fortissime difficoltà a poter andare avanti. Questo sacrificio lo farà chi lo potrà fare e nella misura in cui lo potrà fare ma non o se sarà sufficiente anche se è l'unica strada".

TUTTO RICOLO - Carbone poi sferra un duro colpo alla Sigi: "E' davvero ridicolo che si sia arrivati a proporre questa iniziativa a 10 giorni dalla data di iscrizione del club. Sarebbe stato prudente cercare di intraprendere questa strada prima senza rimanere sotto scacco da parte di possibili investitori. Se è vero, come viene detto, che alcuni investitori della Sigi non erano molto entusiasti di questo azionariato diffuso, allora siamo punto e a capo. Siccome l'attuale management del Catania non ha la forza economica sarà sempre subordinata alle decisioni altrui".

MISSIONE IMPOSSIBILE - "L'azionariato diffuso è una soluzione affascinate e innovativa che se strutturata e programmata in tempi giusti, in una piazza come Catania potrebbe costituire quel valore per consentirti di fare un piccolo salto e di comprare quel giocatore che ha l'ingaggio più alto. Però in Italia sono poche le realtà che lo hanno fatto questa strada. I tifosi del Catania sono molto passionali, tanto che lo scorso anno si sono tassati per permettere alla squadra di andare in trasferta, ma è impossibile pensare che possano raccogliere una somma dai 4, 5 o 6 milioni di euro per fare una stagione in Serie C. Se parliamo di 500 mila euro è possibile raccoglierli ma in 10 giorni è impossibile".