L'impronta nuova di Grella Tabbiani ha portato le sue idee di un calcio aggressivo e propositivo che cerca più azioni in verticale, esterni che stringono, mezzali che cercano l’ampiezza. Anche nella zona bassa si applica il 4-3-3 con pressing alto, così come alta è la difesa, ricerca della costruzione dal basso puntando su verticalizzazioni continue e l’uso intenso delle catene laterali. Ma è in mezzo che il Catania deve presentare idee diverse e una personalità diversa nella costruzione. Ladinetti è un regista di professione ma non ha le qualità di un play in grado di accelerare con la palla al piede. All’’ex Pontedera è stato dato uno spartito che ne esalti le sue geometrie ma non è veloce e il suo essere compassato penalizza anche la manovra rossazzurra. Insomma l’impronta differente dal passato (recente) voluta dal vice presidente Vincenzo Grella non c’è. Aver scelto l’ex Fiorenzuola per aggredire e provare a vincere ancora non ha dato i suoi frutti.
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