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VIGILIA

Inter, Inzaghi: “Strada per eliminare il Milan è una sola: testa fredda e cuore caldo”

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Le parole del tecnico nerazzurro alla vigilia del match di ritorno della semifinale di Champions League contro il Milan.
Redazione ITASportPress

Vigilia di Euroderby di ritorno di Champions League. Dopo il 2-0 dell'andata sul Milan, l'Interdi Simone Inzaghi si prepara al secondo atto. Il tecnico ha presentato la sfida in conferenza stampa. Con lui era presente anche Acerbi.

Sul cammino fatto fin qui dall'Inter: "Ai sorteggi di agosto c'era un po' di delusione, non eravamo stati fortunatissimi, però allo stesso tempo quello che mi sono limitato a dire al mio staff e ai giocatori è che anche Barça e Bayern non erano contenti. Domani sarà un passo importante", ha esordito il mister.

"I tifosi? Ci sono sempre stati e non ho dubbi che ci daranno una mano e saranno con me. Per quanto ci riguarda servirà testa fredda e cuore caldo".

Ancora su come si vive la vigilia e su cosa si aspetta dalla gara, Inzaghi ha aggiunto: "È una vigilia importantissima, ma io da allenatore le vivo tutte allo stesso modo. Domani sappiamo che è una delle partite più importanti nella storia dell'Inter. Domani sappiamo di avere un vantaggio, meritato, ma non dovremo limitarci a gestirlo".

"Si parla del Milan ma se c'è la sensazione che dipenda da noi? Assolutamente sì. Sappiamo chi andremo ad affrontare, ma anche che siamo in un ottimo momento. Siamo pronti per una gara di questa importanza".

Cosa chiede al pubblico per avere più spinta in una gara così? Si aspetta che l’Inter giochi oltre il 100% delle sue possibilità?

Lo avevo già detto: domani saremo insieme con tutti i tifosi perché sono sempre stati con noi in tutti i momenti. Per tutti noi ci vorrà testa fredda e cuore caldo, è l’unica strada per interpretare gare come quella di domani.

Come stanno Lautaro e Correa?

Correa ha chiesto il cambio, io non lo avrei tolto perché mi stava dando soddisfazione, speriamo che non sia niente di grave, valutiamo oggi e domani per portarlo disponibile domani. Dovrebbe farcela, ma non siamo sicuri. Lautaro è in un buon momento e si sta alternando con gli altri attaccanti nel miglior dei modi.

Ti senti più tranquillo rispetto all’andata?

È una vigilia importantissima, da allenatore le vivo tutte allo stesso modo. Domani è una delle gare più importanti della storia dell’Inter. Sappiamo di avere un meritato vantaggio, ma sappiamo che non dobbiamo gestire, ma giocare da Inter.

Che lavoro avete fatto con Lukaku?

È successo un imprevisto sia per lui che per Brozovic e non li abbiamo avuti per 5 mesi. Siamo stati bravi nonostante la loro assenza, con finali giocate senza di loro. Lukaku ha lavorato tantissimo ed è arrivato in questo mese nel miglior dei modi. Lukaku tre gare in questo momento non so se può gestirle come ha fatto con tanta qualità nelle ultime due gare.

Come si può gestire la foga del Milan che dovrà provare a recuperare il risultato? Cosa ne pensa delle polemiche sull’arbitraggio dell’andata?

Sugli arbitri non parlo quasi mai, a volte non ci riesco. Se guardiamo alla partita d’andata andava valutato in modo diverso il fallo di Krunic su Bastoni e avrebbe dato al risultato qualcosa di importantissimo. Però non è stato così e non ci sono problemi. Come non ci sono problemi sulla designazione dell’arbitro francese di cui abbiamo massima fiducia. Sul Milan posso dire che sappiamo che ci sono insidie, ma tutti insieme cercheremo di uscirne nel modo migliore.

Dal punto di vista tattico partendo da quel vantaggio si può pensare di abbassare il baricentro?

Non si sa mai la partita che vai ad affrontare e non si sa mai come si sviluppa. Ci saranno momenti in cui ci difenderemo insieme e altri in cui ci proporremo. Affrontiamo una squadra che ha giocatori di qualità, che ha vinto lo Scudetto lo scorso anno e quindi dobbiamo fare grande attenzione.

Come sta vivendo questo momento a livello personale?

Siamo a 90 minuti da un sogno e grazie ai miei giocatori siamo arrivati anche alla finale di coppa Italia. Fortunatamente abbiamo lavorato molto bene durante la sosta e adesso con tutte queste gare ravvicinate è stata una fortuna non avere tanto tempo per pensare. Cinque partite fa, in campionato, eravamo lontani dall’obiettivo della qualificazione alla prossima Champions League e adesso sappiamo che anche lì ci manca l’ultimo passo.

Come ha fatto a trasformare Calhanoglu in un regista di centrocampo?

È stata una scelta, un’intuizione. Ci è venuto a mancare Brozovic e in quel momento ho pensato che poteva essere Calhanoglu la soluzione più importante che potevamo avere. Anche Darmian da terzo di difesa sta facendo grandi cose e non aveva mai giocato in quel ruolo. Ho la fortuna di allenare giocatori di grandissime qualità che si sanno adattare alle situazioni.

Avete la sensazione che dipende solo da voi e non dal Milan?

Sappiamo che siamo in un ottimo momento e siamo pronti per una gara di questa importanza. Ci siamo già passati con una squadra forte come il Benfica, con lo stesso identico vantaggio. Sarà una partita che avrà delle difficoltà.

È più pericoloso sentirsi in finale o avere il braccino?

Sappiamo che abbiamo un vantaggio, ma non abbiamo fatto nulla. Basta andare indietro e guardare cosa abbiamo fatto. Dobbiamo mettere corsa, aggressività e determinazione ed insieme possiamo affrontarla con fiducia. Il braccino non deve assolutamente venire. Abbiamo campioni del Mondo, d’Europa e gente che ha giocato tante finali. Tutti sanno il valore della gara.

Questa gara può cancellare il cammino di quello che avete fatto finora?

Il match di domani riveste un’importanza grandissima. Indipendentemente da questo noi ci siamo e vogliamo arrivare là sapendo che era un obiettivo difficilissimo da realizzare. Sappiamo che le gare possono indirizzare un a stagione, ma conosciamo le difficoltà e sappiamo che abbiamo avuto la strada in salita quotidianamente. Le critiche ci devono essere e sono di grande aiuto.

Il turnover è vissuto bene dalla sua squadra: come è arrivato a creare questa consapevolezza?

Anzitutto è importante il lavoro quotidiano di tutti. Dopo il mondiale si è creato qualcosa di particolare. Il calendario era difficile da gestire, con l’impegno di tutti siamo stati bravi a gestirlo con la gestione delle forze.

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