PSG, qualificazione e polemiche: tensione tra Luis Enrique e Mbappé

La legge dei risultati può tutto. Anche cambiare la mentalità di allenatori votati ad un calcio offensivo. Ne sa qualcosa Luis Enrique, che ha faticosamente centrato con il PSG il traguardo della qualificazione agli ottavi di Champions League.

In estate i francesi hanno rivoluzionato e ringiovanito la rosa al punto da uscire dal lotto delle favorite per il successo finale. Nessuno però si aspettava di soffrire fino all’ultimo secondo per ottenere la qualificazione, pur in un girone impegnativo con Borussia Dortmund, Newcastle e Milan. In terra tedesca è arrivato un 1-1 che ha interrotto la serie di sconfitte consecutive in campo esterno in Champions, ma Mbappé e compagni hanno sudato freddo dopo il gol di Adeyemi che aveva portato in vantaggio i gialloneri, già certi della qualificazione.

Il giovanissimo Zaire-Emery ha pareggiato i conti subito dopo e il resto lo hanno fatto le buone notizie arrivate da Newcastle, con i Magpies battuti dal Milan. Così, proprio in nome della “ragion di stato”, nel finale di partita Luis Enrique avrebbe chiesto alla squadra di “rallentare”, di fatto accontentandosi di un risultato che, accoppiato al mancato successo del Newcastle, avrebbe promosso il PSG.

Una novità assoluta per un tecnico come lo spagnolo e secondo quanto riportato da RMC Sport il “suggerimento” di Luis Enrique non sarebbe stato gradito alla squadra e in particolare a Mbappé. L’attaccante avrebbe voluto giocarsela fino alla fine per cercare di strappare al Borussia il primo posto nel girone.

“È successo solo alla fine della partita, negli ultimi cinque minuti, quando abbiamo visto che il Milan era in vantaggio” ha dichiarato Luis Enrique a fine partita. Fatto sta che i gesti di insofferenza di Mbappé nei confronti della squadra, e gli sguardi di delusione verso la panchina, proprio nei minuti finali della partita del Westfalen Stadion non sono passati inosservati. E sembrano destinati a sollevare un’altra polemica in un ambiente già tutt’altro che tranquillo…

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