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Europa League

Juventus, Allegri: “Chiesa e Di Maria dal 1′ minuto? Difficile, ma…”

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Il tecnico bianconero avverte sulle condizioni dei due campioni, puntando pure alla vittoria

Redazione ITASportPress

La Juventus torna in Europa, affrontando in trasferta il Friburgo, gara valida per il ritorno degli ottavi di Europa League. Il match è in programma alle 18:45 di domani e vede i bianconeri partire con un vantaggio di 1-0 dell'andata. Rispetto alla sfida dell'Allianz Stadium, però, la squadra di Massimiliano Allegri dovrà fare a meno del proprio trascinatore, Angel Di Maria: "Chiesa e Di Maria? Difficilmente ci saranno dal 1′, li abbiamo recuperati solo stamattina, ma potranno tornarci utili a gara in corso".

GLI UNDICI - Più di qualche indisponibile per Massimiliano Allegri, che deve fare i conti con l'infermeria ed incastrare ogni giocatore pezzo per pezzo. "Difesa a tre con De Sciglio? Può essere una soluzione o dall’inizio o a partita in corso. Per quanto riguarda l'attacco - ha continuato l'allenatore della Juventus in conferenza stampa - domani valuterò meglio Kean e Vlahovic. Tutto dipende dalle condizioni di Chiesa e Di Maria, da lì capisco la formazione".

L'EUROPA LEAGUE - "Facciamo un passo alla volta. Arriviamo ai quarti, poi chiudiamo domenica sera con Juventus-Inter che è il derby d’Italia. Poi dovremo riposare, dal 2 aprile fino ai primi di giugno ci sono tante gare. Andare avanti in Europa League serve a riempire il calendario: ci divertiamo a giocare e ci alleniamo meno" ha sottolineato Massimiliano Allegri sulla questione trionfo in Europa League. La Juventus ha ancora tanti appuntamenti da disputare e rimanere in corsa per un traguardo Europeo risulta essere anche uno stimolo.

IL CALCIO ITALIANO - Gran parte dei club italiani è ancora in gioco nella rispettiva competizione Europea e ciò fa pensare ad una rivalsa della Serie A. Secondo Massimiliano Allegri, però, è meglio non fare deduzioni avventate: "In Italia passiamo dal dire che uno è da Pallone d’Oro al dire una settimana dopo che è scarso. Il rapporto con la Premier League è uno a cinque, siamo deboli economicamente. Poi se riusciamo a fare dei risultati importanti significa che ci sono persone valide, dagli allenatori ai dirigenti".

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