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Italia, Spalletti: “A S.Siro non chiedo nulla dobbiamo meritarci loro comportamento”

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Le parole di Luciano Spalletti in conferenza stampa alla vigilia di Italia-Ucraina, in programma il 12 settembre a San Siro
Redazione ITASportPress

Alla vigilia dell'importante gara di San Siro contro l'Ucraina valida per le qualificazioni a Euro2024,Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa.  Il ct della Nazionale azzurra si è subito concentrato sul lavoro svolto a Milanello, sede del ritiro: "Voglio ringraziare il Milan perché ci ha messo a disposizione un centro bellissimo e tutto ciò di cui c'era bisogno" - ha spiegato Spalletti. "A San Siro non devo chiedere nulla – dichiara Spalletti in conferenza stampa rispondendo alla domanda di un giornalista - siamo noi a doverci meritare il loro comportamento. Ho assistito a delle gare della Nazionale qui e c’è sempre stato un calore importante intorno alla squadra. I tifosi hanno sempre fatto la loro parte. li ringrazio in anticipo”.

Successivamente, l'allenatore si schiera subito a difesa di Gianluigi Donnarumma, criticato dopo la Macedonia del Nord."Formazione? Vado subito dritto al cuore... Donnarumma sarà titolare, subito si risponde a questa. Per ciò che sta venendo fuori è il ruolo del portiere che paga sempre carissimo tutto. Poi a lui non viene perdonato di essere un ragazzo prodigio che brucia le tappe: si fa fatica e viene aspettato al varco per poi andarlo a colpire".  


Nel pomeriggio la Nazionale sosterrà la rifinitura a Milanello e, ringraziando il Milan per l’ospitalità, Spalletti spiega di non poter dare troppe indicazioni di formazione prima dell’ultimo allenamento: “Due cambi saranno forzati visto che abbiamo mandato a casa due ragazzi (Mancini e Politano, ndr), per il resto vedremo. Dobbiamo vincere e produrre anche un buon calcio, cosa che non abbiamo fatto a Skopje. Dobbiamo qualificarci e con il risultato che abbiamo fatto sabato diventerà più forte la pressione che dovremo portarci sulle spalle. Dobbiamo essere all'altezza della nostra storia e di campioni mitici come Gigi (Buffon, ndr)”.

In Nord Macedonia le condizioni del terreno di gioco non hanno aiutato, penalizzando maggiormente la squadra che voleva ‘fare la partita’: “Per chi si vuole difendere è più facile giocare su un campo del genere. Elmas, che stimo tantissimo, ha usato parole ben precise dimostrandosi il professionista vero che è”.

Il Ct nega le notizie apparse su alcuni media secondo cui Verratti avrebbe espresso la volontà di non tornare in Nazionale: “L’ho chiamato e non mi sembra abbia detto di non voler venire, anzi gli ha fatto piacere aver ricevuto la telefonata. Mi ha detto che, pur andando a giocare lontano dall’Italia, in futuro vuole dare una mano. Anche Bonucci mi ha detto la stessa cosa, anche lui vuole essere di aiuto alla Nazionale. Mi hanno risposto così tutti quelli che ho chiamato”.

Ma il futuro può attendere perché domani c’è una partita da vincere ad ogni costo. Imbattuta nei tre precedenti con l’Ucraina (due vittorie e un pareggio), l’Italia troverà un’avversaria galvanizzata dal pareggio di sabato con l’Inghilterra e intenzionata a tenere dietro gli Azzurri in classifica. Da Zinchenko a mister 100 milioni Mudryk, all’Ucraina non mancano i giocatori ricchi di talento: “È una squadra più organizzata della Nord Macedonia e ha ben chiaro quello che deve essere l’atteggiamento sia quando ha il pallone sia quando non ce l’ha. Dovremo essere bravi a lavorare ai fianchi per trovare spazi. Il gol che hanno segnato all’Inghilterra è l’evidenza precisa di quello che avevano preparato per quella gara: per i primi 24 minuti sono stati bassissimi, hanno lasciato che l’Inghilterra tenesse palla facendo anche 40/50 tocchi consecutivi, poi con tre passaggi sono andati in porta. L'Ucraina sa montare addosso, sugli scarichi lunghi sa prendere palla e ti può venire anche a pressare". Tra gli ingredienti che non dovranno mai mancare all'Italia di Spalletti c’è la compattezza del gruppo: “Anche quando si è vinto con una Nazionale fortissima la caratteristica di essere una squadra compatta e unita, una squadra di amici, è sempre stata evidente. Con le mie scelte farò alcuni giocatori contenti e altri scontenti, ma farò sempre delle scelte per il bene della Nazionale”.

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