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Rigore in Lazio-Fiorentina, il labiale dell’arbitro spiega la sua decisione

Lazio Immobile (Getty Images)

La decisione di Fabbri non poteva subire l'intervento della Var

Redazione ITASportPress

Sta facendo molto discutere il rigore assegnato alla Lazio nel corso dell'ultima sfida contro la Fiorentina. Il fallo subito da Caicedo, bomber biancocelste, da parte del portiere Viola, non sembra poi così evidente, anzi. L'attaccante è sembrato essere già in caduta prima del contatto con Dragowski ma per l'arbitro Fabbri non ci sono stati dubbi.

Rigore in Lazio-Fiorentina: il labiale spiega la decisione

 Lazio rigore Caicedo (getty images)

Caicedo cade sul presunto contatto con Dragowski, l'arbitro fischia, Immobile segna. Ma in tanti si sono chiesti come mai la Var non sia intervenuta per far notare al direttore di gara che, probabilmente, Caicedo stava già cadendo prima di entrare in contatto col portiere Viola. La domanda trova facile risposta nel labiale del fischietto. Infatti, Fabbri non ha mai avuto il minimo dubbio sulla bontà della sua decisione. "L'ha preso, l'ha preso", avrebbe detto durante quei secondi concitati. Di fronte a tale certezza, la Var non poteva intervenire da regolamento. Non essendoci un chiaro ed evidente errore e con l'assoluta convinzione del'arbitro, gli uomini nella sala con la tecnologia non si sono potuti far sentire. Una decisione che, alla fine, è risultata decisiva anche ai fini dell'esito della gara, poi vinta in rimonta dai biancocelesti.

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