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LE DICHIARAZIONI

Marsiglia-Lione, un testimone: “Avevo paura, erano lì per combattere”

Marsiglia-Lione, un testimone: “Avevo paura, erano lì per combattere” - immagine 1
Le parole dell'autista di un bus di tifosi organizzati del Lione sull'aggressione subita a Marsiglia nelle scorse ore
Redazione ITASportPress

Sono ore di grande tensione in Francia per quanto accaduto nella zona del Velodrome prima di Marsiglia-Lione, sfida della decima giornata di Ligue 1 annullata a causa dell'assalto dei tifosi del Marsiglia all'autobus della squadra ospite. Sull'accaduto, si contano due feriti: l'allenatore del Lione Fabio Grosso e il suo assistente Raffaele Longo. Ferito al volto, Grosso ha ricevuto dodici punti di sutura. Interrogato su questi assalti a Marsiglia, uno degli autisti di un gruppo di tifosi del Lione ha dato la sua versione dei fatti. "Avevo paura"-  ha detto ai microfoni del quotidiano francese RMC. "Tutto è andato bene fino all'arrivo nei pressi dello stadio Vélodrome. I primi autobus furono colpiti da pietre e razzi fatti in casa. I finestrini di questi autobus sono esplosi. Il CRS ci ha detto di accelerare. C'erano sostenitori sia a destra che a sinistra . La polizia è stata sopraffatta. Mi sentivo insicuro. Erano lì per combattere" - dichiara la vittima. "Nonostante la protezione della polizia, c'erano ancora cinque autobus i cui finestrini sono esplosi "- ha spiegato l'autista di uno tra gli autobus che trasportavano diversi tifosi del Lione per la sfida di Ligue 1 contro il Marsiglia. 


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