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Rudiger Chelsea (getty images)
Lo aveva fatto capire nel corso della sua intervista a ZDF, adesso Antonio Rudiger lo chiarisce ancora meglio. Il rischio di contagio e il timore in caso di ripartenza delle competizioni, in questo caso della Premier League, è davvero alto. Il difensore del Chelsea ha parlato ancora una volta della possibilità di ritornare in campo in terra inglese dopo lo stop forzato per l'emergenza coronvirus.
Nella giornata di ieri il via libera da parte del Governo inglese alle attività sportive dal 1° giugno. Poi, forse, la ripresa del campionato dal 12 del mese. Ma c'è chi, come proprio Rudiger, non sa se sia la cosa giusta da fare e lo dice anche pensando al suo modo di essere. Come riporta Dw Sports su Twitter, il tedesco del Chelsea ha le idee chiare: "Mi piacerebbe che la stagione venisse completata nel modo giusto. Questo sicuramente. Ma dobbiamo fare i conti con le persone che muoiono ogni giorno". E ancora: "Sinceramente non so se mi sentirei con la coscienza completamente pulita tornando a giocare".
Tra le tante misure di sicurezza che verranno adottate in Premier League, anche il divieto di contatto dopo una rete. I giocatori, infatti, secondo quanto raccolto dal The Athletic non potranno esultare e dovranno evitare qualsiasi tipo di abbraccio. A fine partita, inoltre, non ci sarà quello che è stato chiamato il "terzo tempo" e i giocatori non potranno scambiarsi le maglie. Altro fattore da capire sarà quello della salivazione in campo con i giocatori che potrebbero essere multati in caso di sputo sul terreno di gioco.
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