"SENZA CULTURA SPORTIVA NON SI VINCE" - Classe '75, madrileno, bandiera del Rayo Vallecano da giocatore e poi tecnico dello stesso Rayo oltre che dell'Huesca e, dal 2021, del Girona, Michel ha poi parlato della forza del gruppo: “Stiamo andando bene, ma non ho perso l’entusiasmo, la motivazione e la passione per il calcio che mi ha permesso di arrivare qui e che ho sempre avuto da quando ho iniziato ad allenare. Io faccio il mio lavoro sul campo, ma posso stare con i ragazzi solo cinque o sei ore al giorno, parlando anche di cultura sportiva, che è però già presente in ognuno di loro. Per le altre 18 della giornata devono badare a loro stessi, fare vita da professionisti ed è quello che succede".
"OBIETTIVO CHAMPIONS" - Impossibile nascondere di puntare a stare in alto, ma Michel prova ad abbassare il tiro: "Se continueremo a lavorare con questa umiltà potremo davvero fare la storia. Vincere la Liga? Non lo so, non è il momento di parlarne, non siamo arrivati neppure a un terzo del campionato, ma adesso posso affermare che puntiamo all’Europa. La Liga è un torneo competitivo, se si perdono tre partite si scende di parecchio in classifica e sappiamo che Real, Atletico e Barcellona non perderanno tante gare, cosa che dovremo fare anche noi se vogliamo chiudere tra le prime quattro”.
"IO E IL CITY" - Radiomercato ha già avvicinato il tecnico del Granada al Manchester City per un'eventuale successione di Pep Guardiola. Michel si schernisce, ma non troppo...: “Mi godo il momento. Io ascolto tutto quello che si dice, di positivo e di negativo, ma sono anche molto autocritico. Il futuro si vedrà, ma non è che se si fa parte del gruppo City si allenerà sicuramente il City. Il mio sogno è poter fare la storia con il Girona e lo stiamo realizzando".
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