Dopo l'esclusione dalla Serie B la città prova a voltare pagina. Ottenuta la possibilità di iscriversi in sovrannumero alla Serie D, sono già partite le manifestazioni di interesse per rilevare il club. Taibi può restare
Tre giorni dopo l’amarezza dell’esclusione dalla Serie B, il futuro della Reggina è già adesso. La Figc ha infatti risposto positivamente alla richiesta del sindaco facente funzioni di Reggio Calabria, Paolo Brunetti, in merito all'iscrizione di una società in rappresentanza della città al prossimo campionato di Serie D, al via il 10 settembre, al posto della Reggina 1914, esclusa dai campionati professionistici.
"Nella giornata di domani (sabato, ndr) - afferma Brunetti - pubblicheremo l'avviso pubblico per la ricezione delle manifestazioni d'interesse per individuare una nuova proprietà che possa raccogliere l'importante eredità e la storia centenaria del calcio reggino. Confidiamo nella più ampia partecipazione possibile del mondo dell'imprenditoria per riportare slancio e vigore ad un comparto che rappresenta, sul territorio, un autentico volano di sviluppo in chiave sportiva, sociale ed economica". La quota d'iscrizione è stata fissata dalla Figc a 400.000 euro
L’avviso pubblicato in Comune segna allora la ripartenza ufficiale del calcio a Reggio Calabria. La ripartenza dalla Serie D non era scontata, il rischio di ritrovarsi in Eccellenza era concreto, invece quantomeno un gradino è stato risparmiato nel non facile percorso che dovrà riportare gli amaranto nelle categorie più importanti del calcio italiano.
La Reggina tornerà quindi a giocare in D otto anni dopo avere lasciato la massima categoria dilettantistica, dove i calabresi erano precipitati a seguito del fallimento della società facente capo allo storico presidente Lillo Foti. Dopo un anno in D la Reggina fu poi ripescata, tornando in B nel 2020, dopo quattro stagioni in Serie C.