Mondo rossazzurro

Catania, il calcio secondo Pelligra un anno dopo. I dubbi e i sogni di mercato

Redazione ITASportPress

A fine giugno 2022 Rosario Pelligra sbarcò a Catania. Tifosi rossazzurri e giornalisti, raccolti sotto il Municipio di Catania, erano tutti con gli occhi sull'australiano. L’emozione era palpabile e quasi aveva il suono delle Valchirie di Wagner, colonna sonora di Apocalypse Now. Nella prima conferenza stampa Pelligra rispose alle domande che furono poste dai giornalisti su questioni societarie da chiarire. “Da uomo d'affari devo badare al profitto, ma la priorità, la nostra 'mission', sarà garantire al club un futuro sostenibile”. Si presentò così Pelligra a Catania prima di chiamare attorno a se per far partire il progetto Serie D il braccio destro Vincenzo Grella, il d.g. Luca Carra e il d.s. Antonello Laneri. La parola magica che rimbalza da un anno a piazza Spedini è “sostenibilità”. Pelligra vuole cercare di fare in modo di gestire il club senza essere costretto a mettere mano al portafoglio in maniera consistente. Facile? Alcuni club hanno dimostrato che è possibile, senza tanti artifici economico-finanziari ma con le idee.