Il calo C'è una costante: nel secondo tempo di questi tre incontri si è visto un Catania sicuramente più in difficoltà. Problema di preparazione? Può darsi ma lo stesso problema lo hanno gli altri. Al Veneziani è stato un Catania con meno possesso palla e quel poco tempo con la sfera tra i piedi è stato sterile, fine a sé stesso che ha prodotto un solo tiro pericoloso nel primo tempo di Di Carmine.
Equivoco La difesa con due marcatori come Silvestri e Curado annulla l’idea di Tabbiani della costruzione dal basso. E in questo la società non è stata coerente con il nuovo indirizzo tecnico-tattico perchè la presenza dell’ex Modena toglie spazio a Quaini unico difensore, tra l’altro voluto da Tabbiani, capace di fare il play difensivo. Così ieri mancando il primo passaggio, si cercava subito Ladinetti (molto compassato) o il lancio lungo cercando di trovare gli esterni. Un’inversione di tendenza rispetto al match contro il Crotone e il Picerno.
Egoista Chiricò è stato indisciplinato tatticamente e anche indisponente a Monopoli. Ieri platealmente prima Marsura e poi Mazzotta lo hanno rimproverato dopo il mancato passaggio smarcante. Mino si intestardisce con la solita giocata di entrare in area e calciare col sinistro.
Seconde palle Ma ci sono anche indicatori che dicono altro. Per esempio sul carattere della squadra. Contro il Monopoli il Catania ha vinto pochi contrasti. E la vera chiave del pareggio a Monopoli ha un nome e cognome: seconde palle. Si sapeva che la partita si sarebbe giocata lì. La squadra di Tomei inevitabilmente l’ha messa sul confronto fisico e su questi duelli i biancoverdi hanno costruito le loro occasioni e messo in difficoltà il Catania. Aspetto che ha determinato il risultato. Era quello che voleva il Monopoli: la riconquista palla dei centrocampisti che venivano a sostegno, iniziare le loro azioni con le seconde palle. Il Catania ne perse un po’ troppe, arrivava tardi, non sempre era pronto a ricreare il blocco squadra in fase difensiva.
Cosa va Di positivo resta il pareggio che muove la classifica e anche chiari segnali di voglia e grinta dei ragazzi di Tabbiani, oltre che di capacità difensive. In vista del Foggia si ripartirà da questo ma c'è tanto da lavorare e Tabbiani lo sa bene che la sua squadra deve migliorare sotto diversi aspetti.
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