MILAN Arrigo Sacchi quando arrivò al Milan era il signor nessuno eppure Silvio Berlusconi affidò la panchina rossonera ad un debuttante assoluto. Tabbiani è l'allenatore del futuro, il perché è semplice: ha cominciato molto bene il suo percorso al Fiorenzuola tanto bene che al Nord tanti club lo volevano. Piazze importanti e direttori che lo hanno a lungo inseguito. A Catania questa scelta ha sorpreso non poco i tifosi che chiedevano altri allenatori con un nome altisonante ma Grella ha puntato su Tabbiani avendo visto al lavoro questo giovane tecnico e siamo certi che farà bene. Ci vuole il coraggio di fare scelte importanti, è questa è stata condivisa con Pelligra, Carra e Laneri. Non resta che attendere di vederlo all’opera a Catania.
TABBIANLANDIA Il tecnico verrà a fine mese a Catania visto che andrà per qualche giorno in vacanza dopo aver messo nero su bianco (oggi) sul documento che sancisce la separazione anticipata dal Fiorenzuola. Tabbiani è pronto per questa nuova avventura. Lavorerà sui principi, sull’identità, sulla tattica. La società dovrà sostenerlo scegliendo i calciatori giusti, poi toccherà all’allenatore farli rendere al meglio. Nel 4-3-3 di Tabbiani gli esterni offensivi rimangono molto larghi per sfruttare quanto più possibile l’ampiezza del campo così da poter allargare le linee difensive e favorire gli inserimenti delle mezzali e degli altri attaccanti. E da questo punto di vista logicamente l’ex Fiorenzuola saprà valorizzare l’enorme potenziale che avrà. Non resta che attendere di vedere in campo questo Catania con la filosofia Zemaniana, basato sull’aggressione alta degli avversari, sui recuperi palla immediati e sulle ripartenze fulminanti, di un allenatore emergente di cui si parla un gran bene.
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