SCELTA ALLENATORE Pelligra, insieme allo stato maggiore del club, dovrà annunciare il nuovo tecnico in settimana. Luca Tabbiani è in pole, un giovane mister che è particolarmente apprezzato da Grella, soprattutto per com’è stato in grado di guidare il Fiorenzuola, una squadra costruita dalla società piacentina con appena 500 mila euro. Tabbiani ha ottenuto il massimo proponendo un calcio aggressivo e propositivo proprio come piace a Grella. L’ultima parola sull’allenatore spetta a Pelligra che difficilmente si opporrà al suo uomo di fiducia visto che Tabbiani propone un calcio moderno, e avrebbe un ingaggio perfettamente in linea con il budget individuale fissato per il tecnico. È una sfida ambiziosa, ma suggestiva. La voce del popolo rossazzurro era indirizzata verso un allenatore più affermato (Pasquale Marino) ma nessun colpo di scena. La scelta è stata fatta sulla base di un identikit ben preciso.
SCELTA SQUADRA Qualche giorno fa è stato Grella a parlare di squadra dalla base solida, ed è su questa base solida che il club vuole costruire una squadra forte ma soprattutto una società forte. Gli interventi di ristrutturazione sono programmati per l’estate e inizieranno appena sarà possibile tesserare i nuovi acquisti finanziati da una combinazione di cassa. Ci sarà da scalare il monte ingaggi ma questo arriverà con l’interruzione del rapporto con i tanti over che hanno spinto la squadra di Ferraro in Serie C. Il vicepresidente Grella e il d.s. Laneri, saranno impegnati in un’estate caldissima: non solo acquisti, ma anche separazioni che permettano di equilibrare il saldo finale. I big ovviamente punteranno i piedi forti di un accordo verbale di rinnovo. Toccherà a Pelligra l’ultima parola e anche questa sarà anche una scelta importante.
SCELTA POLITICAIl presidente del Catania Rosario Pelligra, 43 anni, titolare di una holding forte nella riqualificazione edilizia, ha già illustrato il suo piano per riportare l’elefante dalla Serie D alla Serie A. Il progetto è facile a parole, ma complicato da realizzare in una città come Catania per mille motivi. Servono infrastrutture (stadio nuovo e centro sportivo), settore giovanile, tanti soldi e mille idee. Pelligra finora è piaciuto in tutto tranne in una circostanza: ha sconfinato nel territorio della politica quando ha deciso di presentare il progetto beach soccer nella sede catanese dell'Ars. A Catania, così come in altre piazze, calcio e politica dovrebbero restare mondi separati. D’accordo che il legame con le istituzioni ci deve stare per avviare un percorso virtuoso in tema di infrastrutture ma il calcio resta lo sport della gente e non può avere una doppia anima. E' già sufficiente trovare le chiavi giuste per lavorare in sintonia con le amministrazioni locali e collaborare per la nascita dei progetti. Pubblicare un comunicato stampa per esprimere le congratulazioni ai nuovi eletti a Catania, è stata una scelta discutibile che nel calcio a certi livelli non si è mai vista. Forse sarebbe opportuno riprendere quel pallone sconfinato in politica.
© RIPRODUZIONE RISERVATA