ITA Sport Press
I migliori video scelti dal nostro canale

Il futuro

Catania alla Moneyball? La nuova era del mercato è realtà

Catania alla Moneyball? La nuova era del mercato è realtà - immagine 1
Anche Pelligra potrebbe seguire il percorso del Milan
Redazione ITASportPress

Il calcio moderno ha cambiato velocemente tutto. Il fenomeno dei prossimi anni sarà l'intelligenza artificiale e anche il mercato sarà stravolto da questa innovazione. Il Milan ha aperto la strada in Italia visto che Gerry Cardinale ha deciso di sostituire Maldini e Massara affidandosi al potere dei dati. Un modello molto rischioso che in futuro, non troppo lontano, potrebbe arrivare anche a Catania. Magari ad avviare l’utilizzo di questa nuova metodologia di selezione di calciatori da acquistare potrebbe essere proprio Rosario Pelligra che essendo imprenditore straniero è più aperto a questa filosofia che analizza il calcio con l’intelligenza artificiale e con il potere dei dati.

PERCHE' L’idea è questa: i tifosi non devono pensare che proprietari o azionisti abbiano una quantità infinita di soldi da spendere, o che lo faranno sempre, quindi ecco perchè è nato questo cambiamento meno logico sicuramente, ma che apre una sua via. Tutti i club molto presto si affideranno ai suggerimenti degli algoritmi per scegliere il miglior giocatore senza bisogno di scouting classico. 


CI PENSA PELLIGRA? Questa nuova frontiera di utilizzare dati e algoritmi per il calciomercato favorirà la scelta del calciatore stando sul divano. Metodo elaborato non solo dopo mesi di valutazioni statistiche e data analysis sul rendimento, ma anche dopo una ricerca parallela sui comportamenti tenuti fuori dal campo. Facciamo un esempio pratico. Se il Catania in futuro volesse  acquistare un bomber da 20 gol potrebbe farlo seguendo questi principi: colloqui diretti, interviste a familiari ed ex tecnici e compagni di squadra, nonché monitoraggio dei loro profili social, movimenti in campo e il tipo di auto che possiede. Tutto si intreccia con algoritmi e big data. Certo il d.s Antonello Laneri piuttosto che fidarsi del pc direbbe: “Io mi fido dei miei occhi più che delle statistiche e i giocatori li vado a vedere dal vivo”. 

MASSIMINO MAI Ma è possibile che un algoritmo possa dire tutto di un calciatore? Il compianto “Presidentissimo” Angelo Massimino si starà rivoltando nella tomba vedendo da lassù come sta cambiando il calcio. “Mi basta mezz’ora per decidere” diceva spesso l’ex presidente rossazzurro prima di scegliere un calciatore per il suo Catania. Lui che per scegliere un giocatore amava scrutarlo e poi descriverlo ai giornalisti partendo da un gesto tecnico visto in campo. Fu celebre la frase proferita ai cronisti catanesi dal pittoresco "Presidentissimo" rossazzurro che a una domanda di mercato per il suo Catania in Serie A nell'estate del 1983 disse di trattare “Kupcevicz, quello di cui Zoff guarda ancora guarda il palo”. Era il centrocampista polacco Janusz Kupcewicz che contro l’Italia nel Mondiale spagnolo con una punizione fece tremare il montante della porta difesa dal portiere azzurro. Altro che algoritmi! Massimino avrebbe sicuramente combattuto l’intelligenza artificiale e rifiutato gli algoritmi per scegliersi Sorrentino, Giovannelli, Mastropasqua, Ranieri, Chinellato e Cantarutti. “Signori miei la personalità dove la mettiamo o l'atteggiamento verso i compagni di squadra? Quelle sono cose che deve valutare l'uomo, non sono scritte in nessun algoritmo” avrebbe risposto oggi Massimino. 

SPIONAGGIO IN SOFFITTA Ma il nuovo modello che utilizza dati e algoritmi non riguarda più soltanto l’aspetto tecnico, ma include anche programmi ad personam di allenamento in base alla posizione in campo e ai movimenti da svolgere in attacco e in difesa. E non solo. Il modello si allarga alla quotidianità dei giocatori nel complesso: la nutrizione, il sonno, l’umore, per arrivare anche a come pensano e imparano. Capendo in che modo le conoscenze vengono assorbite, più facilmente si troverà il mezzo per ricrearle in campo. Addirittura tramite un coefficiente si potrà anche sapere se hanno fatto sesso la sera prima della partita o magari se sono andati in discoteca a ballare monitorando la loro elasticità muscolare delle ultime 12 ore. Altro che lo “spionaggio” notturno ai calciatori tanto caro all’ex d.g. del Catania, Pietro Lo Monaco che piazzava un suo uomo di fiducia alla discoteca Banacher di Aci Castello quasi ogni sera e in particolar modo nell'antivigilia di ogni partita. Il calcio sta cambiando e nessuno può fermare il fenomeno dei prossimi anni che è l'intelligenza artificiale. Così andranno in soffitta i fattori fondamentali applicati dalla dirigenza rossazzurra nell’ultimo campionato vinto  con giocatori arrivati in punta di piedi e senza alcuna epopea mediatica. Da Castellini a Rapisarda, passando per Chiarella e Vitale.