Una speranza in più - Invece al Napoli ne sono bastate soltanto tre per aggirare l’immenso iceberg che li avrebbe portati ad affondare come il Titanic. Nella stagione 2004/2005 per i partenopei giunge il fallimento e la perdita del titolo sportivo. Ad ergersi in soccorso degli azzurri è stato Aurelio De Laurentiis, accompagnandoli anche nel 2007 in cui hanno riabbracciato la massima divisione del campionato. Lo stesso leitmotiv risuona per un quintetto d’eccezione: Parma, Bari, Reggina, Salernitana e Spezia. A rallentare il viaggio calcistico di queste squadre sono stati sempre problemi legati al denaro, a fare la differenza è stato soltanto il tempo necessario per rialzare la testa e rendere orgogliosi i propri tifosi. L’anello di congiunzione che accomuna tutte queste pièce sportive, è soltanto uno: l’amore per lo sport più amato dagli italiani è più forte di qualsiasi fallimento societario e la speranza nel cambiamento è l’ultima a morire. Dall'inferno si può uscire. Dunque una volta che si è scampati alle fiamme, si può anche costruire una strada per la gloria. O, addirittura, per il paradiso. Questo insegna la storia dei club falliti poi rinati dal disastro del club.
Carmen Maria Cirami
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